Il cimitero delle Fontanelle al Circolo Nautico Posillipo

Dell’appassionata presentazione del  libro, e quindi del cimitero delle Fontanelle, fatta da Raffaella D’Alessandro,  piace sottolineare un aspetto. L’accento posto non tanto sulle questioni antropologiche, religiose o storiche, ma sul tratto artistico del luogo: una moderna e spettacolare rappresentazione della morte, lontana dal macabro, che, nel silenzio profondo e negli spazi solenni, sembra suggerire un’antica spiritualità. Credo che sia quello che poi colpisce gli artisti che visitano le Fontanelle e la rappresentazione che ne danno. Un grazie a  Silvana Geirola per aver organizzato l’evento.

 

La Rete Sanità incontra gli assessori alla cultura e ai giovani

Il giorno 11 si è tenuto l’incontro della Rete Sanità con gli Assessori del Comune di Napoli alla cultura e ai giovani, presente la Presidente della terza Municipalità. Sul cimitero delle Fontanelle la Rete ha ribadito le richieste avanzate nel maggio scorso, che non hanno ancora ricevuto risposta dall’Amministrazione.
La discussione ha forse fatto un passo avanti, perché l’assessore Nino Daniele ha proposto la costituzione di un comitato tecnico-scientifico istituito dal Comune, che tracci le linee guida per la gestione del bene culturale. Qualche perplessità: potrebbe essere la solita commissione che si istituisce quando non si sa che fare, ma potrebbe anche essere lo strumento per affrontare una materia non semplice. Se son rose fioriranno! Aspettiamo la composizione del comitato e la definizione dei suoi compiti.
È stato inoltre consegnato all’Assessore Daniele uno scritto di Rocco Civitelli di prossima pubblicazione: “1950 – 1970. Il culto delle Anime del Purgatorio al cimitero delle Fontanelle in alcuni articoli della stampa napoletana” che evidenzia la storica incapacità delle istituzioni civili e religiose napoletane di affrontare le questioni che la gestione del cimitero pone.

I care incontra il Vescovo Ausiliare della Chiesa di Napoli Mons. Lucio Lemmo, in visita alla Parrocchia delle Fontanelle, e rinnova la richiesta di un impegno della Curia sul cimitero delle Fontanelle.

Parrocchia Maria SS. del Carmine alle Fontanelle
Diocesi di Napoli

 

Monsignor Lucio Lemmo
Vescovo Ausiliare della Chiesa di Napoli
 

Monsignore,
       nel novembre del 2012  abbiamo consegnato a Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, in visita alla nostra Parrocchia, una lettera nella quale, dopo aver descritto il complesso delle iniziative portate avanti dalla nostra Associazione “I care” per ricostruire e valorizzare l’ossario, abbiamo chiesto che venisse formalizzato il rapporto tra la Parrocchia e il cimitero delle Fontanelle.

Questa nostra richiesta si fondava e si fonda sulla costatazione che Il cimitero delle Fontanelle è un cimitero storico, cioè nello stesso tempo un luogo sacro e un bene culturale, sottoposto alle regole che vigono per i luoghi in cui non avvengono più sepolture e sono aperti al pubblico, come gli ossari e i cimiteri monumentali e militari. Affidare questo luogo sacro, per gli aspetti religiosi, alla parrocchia di Maria SS del Carmine alla Fontanelle, ci sembrava e ci sembra naturale, in quanto la chiesa, prima di essere elevata al rango di parrocchia, era la chiesa del cimitero.

Rinnoviamo ancora una volta questa nostra richiesta anche a fronte di presenze nel cimitero di religiosi che hanno sostenuto posizioni del tutto singolari, per non parlare dei laici che discettano di un ipotetico culto ancora praticato alle fontanelle.

 L’Associazione “I care” ha avuto un primo  incontro con l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli per chiedere il patrocinio della brochure che in questi giorni abbiamo pubblicato, e ci è gradito consegnarle, e per affrontare i problemi della direzione del cimitero e della sua gestione.  L’Assessore ha convenuto sulla necessità di istituire una cappellania, ma ha rilevato che la sua formalizzazione spetta alla Curia e che non vi è alcun ostacolo da parte del Comune. È una posizione nuova, in una discussione che dura oltre settanta anni. Riteniamo utile riportare a questo fine un brano de “ La Croce” relativo a una dura polemica giornalistica che ci fu all’inizio degli anni cinquanta sul cimitero e che l’Associazione  “I care” si appresta a pubblicare.

“Il Municipio sembra che sostenga che non v’è bisogno di Cappellano, poiché non si compiono in tale luogo operazioni di interro o di sterro. Il giornalista sopra citato va anche oltre perché dice di aver saputo dall’ufficio competente che: ”il comune non ammette né riconosce culto nell’ossario delle Fontanelle.” Vogliamo credere che il Sindaco non abbia detto tali parole, dato che non spetta a lui stabilire se un luogo sia o no degno di culto. Ad ogni modo facciamo notare che neppure nei cimiteri di guerra si compiono le operazioni di interro e di sterro, mentre alla custodia di essi vigila non solo il personale laico, ma anche un cappellano militare.”

 Monsignore, quella attuale è una situazione confusa e incerta, che stravolge la storia della religiosità e della pietà del popolo napoletano. Una storia intensa e ricca, a volte drammatica, di cui l’ossario delle Fontanelle è un’importante testimonianza.

Chiediamo il Suo contributo e il Suo sostegno per fare un passo in avanti.

 Napoli Fontanelle, 2.3.2014

                                                    Il Parroco
                                           Evaristo Gervasoni 

I Care incontra Mons. Lucio Lemmo

Una quinta alle Fontanelle

Nel quadro del progetto “Guardiamo il quartiere con altri occhi” organizzato dalla Ludoteca Comunale di Piazza Miracoli, la nostra associazione fa visite guidate all’ossario delle Fontanelle per i bambini delle scuole elementari. Nel mese di gennaio ci siamo andati con una quinta dell’Angiulli, la scuola elementare della Sanità che ha aderito al progetto della ludoteca.  Dopo la visita i bambini hanno lavorato in classe producendo scritti e disegni sulla visita. Eccone una piccola rassegna.

Incontro a Palazzo San Giacomo con l’Assessore alla Cultura Nino Daniele

Una delegazione dell’Associazione I care Fontanelle ha incontrato, nei giorni scorsi, a Palazzo San Giacomo, l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele.

La delegazione ha presentato le ricerche e le pubblicazioni che l’Associazione ha fatto e sta facendo per ricostruire le vicende storiche e superare sia il cosiddetto “paganesimo perenne”, che le interpretazioni magiche e folcloristiche della storia del cimitero- ossario delle Fontanelle. Sono stati anche illustrati gli strumenti di comunicazione che l’associazione ha predisposto per la valorizzazione del cimitero/ossario, come uno dei più significativi beni culturali del patrimonio storico del Comune di Napoli.

La delegazione ha poi presentato all’Assessore il suo programma di visite guidate gratuite e la sua posizione sul superamento dell’attuale incerta gestione del bene culturale. Ha chiesto, infine, che sia ripristinata la Rettoria, affidandola alla parrocchia attigua al cimitero.

L’Assessore ha espresso la convinzione che la questione della Rettoria sia il punto da cui partire per dipanare la complessa vicenda del cimitero delle Fontanelle. Le questioni discusse saranno approfondite e affrontate in prossimi incontri.

Don Gennaro Matino al cimitero delle Fontanelle

Venerdì scorso don Gennaro Matino, noto teologo napoletano e docente universitario di storia del Cristianesimo, è stato intervistato dal Tg3 Campania nel cimitero delle Fontanelle.

Vedendo il video  sono rimasto allibito e ho scritto di getto la mia opinione su Facebook.  Due giorni dopo, rivedendo il video su Youtube e riflettendo sulla personalità  di don Gennaro Matino le domande che mi sono posto sono diventate più pressanti e francamente più inquietanti.

Come fa a parlare di culto pagano? Le nostre ricerche, visibili in libreria, sul blog e su Fb, attestano il contrario. Don Gennaro ritiene che questa devozione sia ancora viva? Le sue parole sembrano neutre, se non ambigue su questo punto. È in atto certamente una ripresa delle devozioni, basta girare per il centro antico e rendersene conto, ma l’approdo è nuovamente quello del cimitero delle Fontanelle? E poi quale devozione? Nell’intervista non viene mai richiamato il Purgatorio.

Il cimitero delle Fontanelle è una rappresentazione della morte in controtendenza rispetto alla rimozione della nostra epoca?  Certo. Anche per noi il cimitero è una spettacolare rappresentazione del mistero della morte. Ma da conoscere e vivere come bene culturale. Una testimonianza della storia della pietà religiosa della città e della devozione del popolo napoletano verso le anime del Purgatorio. Un cimitero storico.

Le domande sarebbero ancora tante. Vorremmo capire. Abbiamo quindi chiesto a don Gennaro Matino se vuole rilasciare un’intervista alla nostra associazione che da anni lavora sul cimitero delle Fontanelle.

Elogio funebre del canonico della cattedrale Gaetano Barbati, fondatore del cimitero delle Fontanelle, pronunciato nel Seminario Arcivescovile di Napoli alla presenza del Cardinale Arcivescovo di Napoli

Silvio Perrella invita Napoli ad “accettare la sua intima natura purgatoriale”

Gli avvenimenti purgatoriali del fine settimana, furto al cimitero delle Fontanelle e avvio della rassegna di musica e teatro al Purgatorio ad Arco, hanno colpito il noto scrittore napoletano, Silvio Perrella, già direttore, negli anni della sinistra al governo della città, del prestigioso Premio Napoli. Egli, su Il Mattino del 18 novembre, ci ha allietato l’inizio della nuova settimana invitando Napoli ad “accettare finalmente la sua intima natura purgatoriale”! Potenza delle suggestioni evocate dal postmoderno alle vongole. Leggeremo attentamente l’articolo, intanto ci godiamo questo giardino d’inverno a via Foria, poco purgatoriale e molto paradisiaco.